SPIRITO SANTO - la matematica di Dio

 


Tomba del tuffatore – Paestum


   Il testo “Spirito Santo – La matematica di Dio” fa parte della vasta produzione di Maurizio Barracano (1953-2022) animatore dell’Associazione Ars, con cui sono venuto a contatto per poter pubblicare sul blog il link all’articolo completo:

https://associazionears.files.wordpress.com/2017/05/spirito_santo.pdf

  Maurizio Barracano, la cui avventura terrena si è conclusa un anno fa, è stato un valente studioso della Tradizione, come testimoniano i suoi numerosi lavori e conferenze disponibili a quest’indirizzo:

http://www.superzeko.net/doc_mauriziobarracano/MaurizioBarracano.html

   L’articolo a cui rinvio è notevole perché incentrato su un concetto fondamentale, quello dell’abbandono della prospettiva limitata dell’ego per acquisire la pienezza della conoscenza in grazia dell’influenza unificante dello Spirito Santo.

  Con il sostegno di autori quali Niccolò Cusano, Evagrio Pontico, San Basilio Magno, San Bernardo, solo per citarne alcuni, e attingendo anche da Taoismo, Buddhismo, Induismo, Alchimia e Islam, si è condotti verso l’inevitabile necessità di abbandonare gli attaccamenti solo fuggevolmente gratificanti della vita ordinaria per realizzare l’Unità.

  A pagina 140 della conclusione troviamo un’efficace sintesi: “Lo Spirito Santo, Principium incarnationis, Paracleto eppure Regno, Amore che connette e allo stesso tempo libera, vortice re-integrante, raggio dell’unico Sole, può anche essere compreso per quel suo aspetto matematico e sacro che non produce ambiguità o situazioni vaghe, relativistiche o sincretiche.”

  Il riferimento alla matematica è più che giustificato, vista la vicinanza tra la nettezza degli enunciati matematici e la forza delle verità metafisiche che, come l’occhio di Shiva, inceneriscono la dualità.

 “Infatti, la vera Metafisica non è altro che l’insieme sintetico della Conoscenza certa e immutabile, al di fuori e al di là di tutto ciò che è contingente e variabile; di conseguenza, possiamo concepire la verità metafisica solo come assiomatica nei suoi principi e teorematica nelle sue deduzioni, dunque altrettanto rigorosa che la verità matematica, di cui essa è il prolungamento illimitato.” (R. Guénon, Studi sulla Massoneria e il Compagnonaggio, vol.2, Arktos 1991, p.190)

  In un’epoca in cui il termine “scienza” è più che mai usato a vanvera, ricordiamo che:

    “…se si comprende la scienza nel senso tradizionale e non nel senso profano, niente potrebbe essere veramente più «scientifico» del simbolismo.” (ibidem, p.134)

 Si ringrazia l’Associazione ARS

            https://www.facebook.com/associazionears.org

 

 

 

 

 

 

 

 


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