Presentazione de "Il Vangelo secondo Giovanni nell'opera di René Guénon"
Dalla
premessa:
René Guénon (Blois 1886 - Il Cairo 1951) ha svolto
un’insostituibile funzione di rettificatore delle deviazioni del mondo moderno
e di esegeta della Tradizione nel senso vero del termine al di là di ogni
contraffazione.
La sua
ampia produzione comprende anche scritti dedicati specificamente alla
Tradizione Cristiana, alcuni dei quali frutto della collaborazione – dal 1925
al 1927 - con la rivista Regnabit d’intesa con l’eminente
studioso Charbonneau-Lassay.
I
diciannove articoli in questione, alcuni dei quali già presenti in “Simboli
della Scienza Sacra”, sono stati raccolti nel volume “Écrits pour
Regnabit” nel 1999.
“Aperçus
sur l’Ésotérisme chrétien” (1954) ne contiene altri nove a tema
cristiano apparsi sulle riviste “Le Voile d’Isis” e “Études
Traditionelles”.
Inoltre
Guénon fu autore di un breve saggio dedicato a San Bernardo (1929), figura
centrale del Medioevo, indefesso difensore della Fede e dell’unità della Chiesa
e ispiratore dei Templari quali Custodi della Terra Santa, cioè del Centro del
Mondo. Pur conscio della mancata o parziale accettazione dell'opera
guenoniana da parte del mondo cattolico non ho ritenuto tuttavia di
trascurare gli sviluppi di una lettura delle Scritture in una prospettiva
simbolica e metafisica, oltre ogni divergenza esteriore.
San Giovanni
Evangelista occupa un posto privilegiato nel novero degli Apostoli, come
testimoniato dal seguente brano:
Giov. 21 21Or,
vedutolo, Pietro chiese a Gesù: “Signore, e di lui che sarà?” 22Gesù
gli rispose: “Se voglio che egli resti, finché io ritorni, che te ne importa?
Tu seguimi”. 23Si sparse perciò tra i fratelli la voce che quel
discepolo non doveva morire. Gesù invece non gli disse che quel discepolo non
doveva morire, ma: “Se voglio che egli resti, finché io ritorni, che te ne
importa?”.
Per Guénon infatti “San
Giovanni è spesso considerato come il capo della Chiesa interiore, e, secondo
certe concezioni di cui troviamo qui un indizio, lo si vuole opporre a tale
stregua a San Pietro, capo della Chiesa esteriore; la verità è piuttosto che la
loro autorità non si applica allo stesso dominio.” (Esoterismo di Dante p.38
n.1)
Nel testo, trattandosi di un’antologia, sono stati riportati solo i brani
del Vangelo secondo Giovanni a cui è stato possibile attribuire un commento.
Non è stata aggiunta alcuna chiosa, dopo il breve saggio introduttivo, non volendo e non potendo ambire
all’esaustività e rifuggendo dalla volontà di sistematizzare gli argomenti. Infatti “La metafisica, proprio perché è al di
fuori e al di là delle relatività, le quali appartengono tutte all’ordine
individuale, sfugge a ogni sistematizzazione, allo stesso modo e per la stessa
ragione per cui non si lascia comprendere in nessuna formula.” (Introduzione
generale allo studio delle dottrine indù p.108) Si è lasciata così al
lettore la possibilità, che auspico sia sfruttata, di approfondire
personalmente i temi simbolici toccati.
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